venerdì 13 febbraio 2009

Zaccheroni: Inter, fai attenzione al Milan

L’Inter deve stare attenta al Milan: in un’ipotetica volata finale per lo scudetto i rossoneri potrebbero avere la meglio. Gli uomini di Mourinho se non ritrovano il gioco in Europa potrebbero fare fatica. Alberto Zaccheroni traccia per il sussidiario.net un bilancio del campionato, assegna la palma della squadra rivelazione al Genoa e del miglior giovane a Santon. Il gioco dell’Inter non decolla. Cambia qualcosa sul pronostico finale? La favorita rimane l’Inter, anche se non ha ancora ritrovato la continuità di gioco. L’Inter deve stare attenta al Milan, deve fare di tutto per non trovarselo allo sprint finale. Attenzione anche alla Juve che non molla facilmente. In un’altra occasione ci aveva confidato di non essere convinto dall’atteggiamento tattico di Mourinho Mourinho ha cambiato diverse volte il modulo, sul campo manca ancora il riscontro del gioco. Lo stesso Mourinho non è soddisfatto: vuole un gioco più fluido, più continuo. Qual è la squadra più forte? La Juve è la più organizzata sul piano del gioco, ma ha meno qualità. Dal punto di vista della qualità il Milan è superiore a tutti. C’è qualche squadra che per la disposizione in campo l’ha sorpresa in positivo? Mi piace lo spirito e l’atteggiamento di squadra del Genoa. Mi piaceva anche l’Udinese, ma poi non so cosa è successo. Eppure conosce bene l’ambiente di Udine Ho visto la prima sconfitta della serie a Milano con l’Inter. Ha raccolto poco, ma ha sempre offerto una prestazione di un certo livello. Dopo le grandi rimane, insieme al Genoa, la realtà che mi piace di più per mentalità e spirito di gioco. Anche il Cagliari sta facendo un buon campionato Allegri sta facendo quello che ha fatto Ballardini l’anno scorso. Sta facendo un grande campionato e sta andando oltre le previsioni. Il merito è anche dei giocatori: la costante di questi due anni sono loro. Le squadre, vedi Milan, Juve e Cagliari, che hanno avuto il coraggio di tenere gli allenatori durante il periodo di difficoltà si sono riprese. A proposito di allenatori, qualcuno l’aveva avvicinata alla panchina del Torino prima dell’arrivo di Novellino No, assolutamente. Mi ha contattato qualche squadra, ma preferisco non entrare in corsa. Fra i giocatori possiamo fare qualche nome che si è distinto in modo particolare? Fra i giovani mi ha sorpreso per fisicità e personalità Santon. Conoscevo ma non così bene Milito. Potrei aggiungere anche Pato, ma già all’esordio aveva dimostrato di possedere grandi numeri. D’Agostino sta facendo un ottimo campionato, sarebbe il giocatore ideale nel suo 4-3-3 Sì, D’Agostino è importante. Ci sono squadre, come il Torino, nelle quali i giocatori danno meno di quello che possono dare; altre, vedi l’Udinese, dove i giocatori riescono a fornire il loro contributo o anche a fare qualcosa in più. Il rendimento di un giocatore dipende molto dall’ambiente che si riesce a creare. Lo stesso Stankovic ad inizio stagione era sul piede di partenza, mentre oggi è indispensabile. Ci sono giocatori bravi che faticano a trovare spazio. Tipo? Almiron, ad esempio, è molto forte, ma fino ad oggi non ha incontrato situazioni favorevoli. La Fiorentina non riesce ancora a fare il salto di qualità Firenze è una piazza che toglie molte energie e che mette molta pressione. Ci vuole una certa maturità. I campioni si distinguono dai buoni giocatori per la personalità: il campione ha sempre una grande personalità, quella che gli permette di reggere le situazioni più difficili. Per quanto riguarda la Champions, come vede le italiane? Sarà importante arrivarci con le gambe buone. La Juve fa un po’ più fatica: il gruppo sta tirando la carretta da molto e, di conseguenza, alcuni giocatori sono stanchi. Sulla carta vedrei meglio l’Inter, ma al momento non ha trovato la fluidità nel gioco, una componente importante per fare strada in Europa. Articolo pubblicato su www.ilsussidiario.net

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